Sulla grecia, sull assemblea milanese di human factor e sulle
le nostre pratiche che non riusciamo a cambiare....
SUL VOTO GRECO direi che era atteso, che sarebbe stato meglio avere Syriza con la maggioranza assoluta ma che anche in questo modo si puo' aprire una pagina interessante per quel paese
e per tentare di costruire un altra europa.
il Governo greco provera' a ricontrattare il debito e vedremo chi lo seguira' tra gli altri governi europei, e poi tentera' di rimettere in discussione i trattati
europei ( a cominciare dal fiscal compact...) e anche qui vedremo se Francia, spagna, portogallo e Italia saranno capaci di battere un colpo contro le politiche di austerita'.e poi forse entrera' in discussione l ipotesi di una patrimoniale europea sulle grandi
ricchezze ( quella che anche Piketty propone nel suo, da molti osannato libro, ma presto dimenticato).e altro ancora.
Chi in Italia non aveva capito a suo tempo perche' alcuni avessero scelto non la persona Tsipras
ma il segeretario dell unico partito europeo di sinistra che si stava battendo a quei tempi contro l austerity ( la battaglia di syriza comincia infatti parecchi anni fa quando la Grecia nel silenzio di tutti viene econonomicamente aggredita e piegata dalla
Troika) forse adesso l ha capito. Avevamo scelto un simbolo, quello della resistenza a politiche economiche che stanno uccidendo i popoli europei, il welfare, la cultura, l ambiente, l innovazione e il futuro dei giovani.
Se
al pd fa tanto piacere la vittoria di Tsipras anch io me ne rallegro ma conservo qualche dubbio.Comunque Ora finalmente avremo in europa un presidente del consiglio greco che mettera' in discussione pesantemente le politiche europee e un altro Renzi,
che pur avendone avuto il tempo e il ruolo ( presiedendo il semestre) nulla e' riuscito a mettere in discussione.Uno che il conservatore e protettore degli Junker non l ha votato e l altro che invece l ha votato abbastanza volentieri. Dunque
vedremo e valuteremo.
SU SEL E HUMAN FACTOR non ero a Milano ma ho seguito in streaming quasi tutto tranne i gruppi di lavoro. Molti buoni discorsi, ospiti significativi
e di varie provenienze, un bel confronto molto partecipato e aperto che sicuramente ha avuto una sua utilita'. E mi dicono che anche nei vari tavoli di confronto su temi specifici sono emerse molte buone analisi e proposte. dunque il mio giudizio per quel
che attiene l iniziativa in se e' positivo.Ma la chiusura che ho avuto modo di ascoltare delude le mie aspettative. Doppia tessera e tavolini comuni tra i piccoli pezzetti di sinistra mi paiono la proposta piu' vecchia che poteva uscire.E anche tutte le rassicurazioni
date su sel che non si scioglie e che nessuno deve sciogliersi, e che non aspettiamo quelli che dovrebbbero uscire dal pd.. Quante volte abbiamo gia' sentito questo discorso?
Noi vediamo da sette anni crescere i disoccupati
e diminuire i salari, decine di vertenze aziendali aperte,i giovani precari diventare un numero enorme, pensionati disperati che cercano nella spazzatura, gli esodati messi ai margini, gli artigiani senza credito, gli insegnanti mal pagati e i medici
e gli infermieri che lavorano in condizioni incivili. poi vediamo anche che la ricchezza del dieci per cento delle famiglie italiane e' pari a quella dell altro novanta per cento di famiglie. ingiustizie e diseguaglianze crescenti che vanno affrontate
con mobilitazioni sociali, lotte pacifiche capaci di organizzare questo popolo di persone, questi fattori umani, che solo la Fiom in questi ultimi anni e in parte la Cgil ha organizzato.C'e' bisogno di una mobilitazione sociale urgente e puntuale su
alcuni dei punti che ho citato, mettendo davanti a tutto proposte chiare sulla qualita' dello sviluppo ( non si puo' tollerare ad esempio di sentire parlare per venti anni di terra dei fuochi o di dissesto idrogeologico senza che cambi nulla), sulla
distribuzione della ricchezza ( patrimoniale, salari e stato sociale ), sul ruolo delle banche ( risparmio e prestito e non banche di affari e speculazione) e sulla ricontrattazione dei parametri europei e del debito. Senza la soluzione di questi temi
non ce' uscita dalla crisi. E se e' vero che l'euro e' stato fatto in modo sbagliato, sacrificando ad una moneta unica la qualita' della vita dei popoli europei, il lavoro e la giustizia sociale... beh allora devono fare molti passi indietro quelle istituzioni
politiche mai elette che decidono per tutti da oltre dieci anni.
Oggi Landini dice in una sua intervista che la sinistra o e' sociale o non e'. io concordo. E per esserlo deve soprattutto cambiare le sue pratiche politiche,
i suoi riti
ripetitivi e provare a fare la mossa del cavallo. Scartare di lato. Fare cio' che non ha mai fatto in questi otto anni. Siryza oltre ad una opposizione parlamentare ha soprattutto
costruito una alternativa nel paese ( e Podemos lo stesso), gli ambulatori e le mense sociali, gli uffici per l'assistenza, e' stata in mezzo al disagio e alle vertenze di molti e molte,ha dato voce a chi non l' aveva, si e ' presa cura di un paese
in ginocchio. Qualcuno mi dice che non e' questo il ruolo proprio di un partito.....beh intendiamoci, nessuno dei pezzetti di sinistra politica oggi in Italia e' un partito a dire la verita', e dunque dove sta il problema? Per costruire una Sinistra
forte e alternativa anche in Italia io non vedo altra strada, quella delle appartenenze poco significative, quella dei" piccoli leaders" che si parlano tra loro l'abbiamo gia' percorsa e non ha dato l'esito sperato. Certo e' un percorso lungo qualche anno,
questo va detto, e non ci sono scorciatoie. il tempo del radicamento sociale e' fatto di tanti chilometri da percorrere su e giu' per l' Italia, di meno talk show e di piu' ascolto attento delle persone senza voce, e' una tela da tessere in ogni sua parte.